Spesso i sintomi sono visti come un qualcosa da eliminare come se non appartenessero alla persona. Il sintomo (come ad esempio l’ansia, la depressione, attacchi di panico, disturbi psicosomatici, disturbi del sonno ed altri) non possono essere associati solo alla sofferenza. L’approccio Sistemico Relazionale accoglie e parte dal disagio per ampliarne il significato. Attraverso la psicoterapia la persona ha l’opportunità di andare oltre la sofferenza per allargare i suoi confini, cercare nuove risorse e ritrovare una centralità del proprio sé. Il sintomo diviene così promotore di un cambiamento che porta ad un nuovo benessere e di riappropriarsi della libertà di vivere.

Come mai siamo in crisi?

Sebbene il termine “crisi” abbia preso con il tempo solo l’accezione negativa l’etimologia (dal greco krísis – scelta, decisione) ricorda che ha un significato più ampio: “io scelgo”. La crisi è un’opportunità per la coppia di comprendere quali sono i cambiamenti in atto, di fermarsi e di scegliere. La conflittualità, il disinvestimento emotivo, problemi di comunicazione, problematiche sessuali sono solo alcuni esempi dell’espressione di questa difficoltà. La terapia di coppia accoglie le difficoltà e affronta gli schemi che si ripetono accompagnando i membri in un percorso di crescita dove sia possibile sperimentare nuovi re-incontri, a fare luce sul legame che gli unisce per scegliere nuovi percorsi.

La famiglia è un sistema a cui è richiesto un continuo cambiamento. Cambi di lavoro, nascite, crescita individuale e dei figli sono solo alcuni degli esempi delle sfide trasformative a cui la famiglia deve far fronte nel suo sviluppo. La terapia famigliare ha come obbiettivo uno spazio dove sia possibile dare la voce a tutti e promuovere un nuovo equilibrio per far fronte alle esigenze di cambiamento del corso di vita.